San Tommaso Apostolo
Toile
In una cornice della casa Sansone
vecchi restauri
102 76,5 cm x
Provenienza:
Collezione privata
Bibliographie:
Nicola Spinosa, Il Maestro degli Anunci ai pastori ei pittori dal “tremendo impasto” (Napoli 1625-1650), Ugo Bozzi editore, Roma, 2021, pp. 220-221, n. D10.
Nato a Xàtiva a sud di Valencia, Jusepe de Ribera arrivò a Roma a metà del primo decennio del XVII secolo, e adottò lo stile realistico e rivoluzionario di Caravaggio. Divenne uno dei più importanti discepoli del maestro lombardo e costruì rapidamente un repertorio di figure a mezzo busto o a tre quarti:
apostoli per serie (apostolado), santi, astronomi o geometri dell'antichità. Firmò i "Santi Pietro e San Paolo" (Museo delle Belle Arti di Strasburgo) intorno al 1616/1617.
Il nostro dipinto è stato pubblicato per la prima volta da Nicola Spinosa nel 2021, che lo fa risalire al 1616, prima che il pittore spagnolo partisse per Napoli. L'apostolo Tommaso si riconosce dal quadrato che tiene in mano (secondo una tradizione agiografica, Tommaso avrebbe, durante il suo viaggio di evangelizzazione in India, collaborato alla costruzione del palazzo del principe locale Gondoforus). Questo strumento in realtà
patrono di architetti e costruttori. Si può pensare che le corporazioni dei mestieri abbiano svolto un ruolo importante nel mantenimento e nella diffusione di questo attributo. Tuttavia, la piazza si può trovare anche nelle rappresentazioni dell'apostolo Taddeo.
Lo stile della nostra pittura, fortemente influenzato dalla lezione di Caravaggio in termini di luce e corrispondente alla maniera del pittore negli anni romani e può essere paragonato ai due apostoli Bartolomeo e Taddeo, custoditi presso la Fondazione Longhi a Firenze, l'Apostolo Giacomo (collezione Böhler, Monaco di Baviera), il Profeta dal Museo Civico di Castello Ursino (Catania), Origene
della Galleria Nazionale delle Marche (Urbino), di Sant'Agostino della Galleria Regionale di Palermo) e di Sant'Antonio di Barcellona (El Conventet).
All'acquirente verrà rilasciato un attestato del Professor Nicola Spinosa datato aprile 2022.
Eric Turquin presenta un'opera di:JUSEPE DE RIBERA (JAVITA 1588 - NAPOLI 1656)APOSTOLO DI SAN TOMMASOQuesto pezzo sarà in vendita domenica 8 maggio all'Hôtel des Ventes
GIUSEPPE DE RIBERA (1588-1656)
San Tommaso Apostolo
Canvas
In una fattoria della casa Sansone
vecchi restauri
40.15 x 30.12 pollici
Bibliografia
Nicola Spinosa, Il Maestro degli Anunci ai pastori ei pittori dal “tremendo impasto” (Napoli 1625-1650), Ugo Bozzi editore, Roma, 2021, pp. 220-221, n. D10
Nato a Xàtiva, in Spagna, appena a sud di Valencia, Jusepe de Ribera arrivò a Roma a metà del primo decennio del XVII secolo, e adottò rapidamente lo stile realistico e rivoluzionario di Caravaggio. Divenne uno dei più importanti discepoli del maestro lombardo e costruì rapidamente un repertorio di figure a mezzo busto o a tre quarti: apostoli (apostolado), santi e astronomi o
geometri dall'antichità. Il suo “Saint Pierre et Saint Paul” (Musée des Beaux-Arts di Strasburgo) è dipinto intorno al 1616/1617.
Il nostro dipinto è stato registrato per la prima volta da Nicola Spinosa nel 2021, che lo data al 1616, prima che il pittore spagnolo partisse per Napoli. L'apostolo Tommaso si riconosce dalla squadra impostata che tiene in mano (secondo una tradizione agiografica, durante il suo viaggio evangelizzatore in India, Tommaso collaborò alla costruzione della
palazzo del principe locale Gondophares). Questo strumento lo designa come il santo protettore di architetti e costruttori e si può presumere che le corporazioni dei lavoratori abbiano svolto un ruolo importante nel mantenimento e nella diffusione di questo attributo. Tuttavia, la piazza impostata si può trovare anche nelle rappresentazioni dell'apostolo Taddeo.
Lo stile della nostra pittura, fortemente influenzato dalle lezioni di Caravaggio in termini di luce e corrispondente al modo del pittore durante i suoi anni a Roma, può essere paragonato ai due dipinti degli apostoli Bartolomeo e Taddeo nella Fondazione Longhi di Firenze, il San Giacomo il Maggiore (in precedenza da
la collezione Böhler, Monaco di Baviera), il Profeta al Museo Civico di Castello Ursino (Catania), l'Origene alla Galleria Nazionale delle Marche (Urbino), il Sant'Agostino alla Galleria Regionale di Palermo e il Sant'Antonio a Barcellona (El Conventet ).
Il dipinto è accompagnato da attestato del Professor Nicola Spinosa datato aprile 2022.
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